Come di consueto, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è espresso nel discorso di fine anno in merito a vari temi di attualità che riguardano il mondo e ovviamente l’Italia.
Tra i principali argomenti trattati troviamo le guerre in Medio Oriente e Ucraina, la prigionia di Cecilia Sala, alcune sfide globali (come la distribuzione della ricchezza e il cambiamento climatico) e altre italiane (come il divario tra nord e sud, l’occupazione e il turismo). Inoltre il Capo dello Stato si è espresso in merito all’impegno delle forze di polizia, agli 80 anni della Liberazione e al mondo dei giovani.
Proprio in merito a quest’ultima tematica, Mattarella ha parlato dei giovani italiani e ha posto una lente di ingrandimento sul fenomeno della violenza giovanile.
Queste le sue parole: “Bullismo, risse, uso di armi. Preoccupante diffondersi del consumo di alcool e di droghe, vecchie e nuove, anche tra i giovanissimi. Comportamenti purtroppo alimentati dal web che propone sovente modelli ispirati alla prepotenza, al successo facile, allo sballo. I giovani sono la grande risorsa del nostro Paese. Possiamo contare sul loro entusiasmo, sulla loro forza creativa, sulla generosità che manifestano spesso. Abbiamo il dovere di ascoltare il loro disagio, di dare risposte concrete alle loro esigenze, alle loro aspirazioni. La precarietà e l’incertezza che avvertono le giovani generazioni vanno affrontate con grande impegno anche perché vi risiede una causa rilevante della crisi delle nascite che stiamo vivendo”.
Nel discorso vengono sottolineati episodi come il bullismo, le risse e l’uso di armi, evidenziando anche il preoccupante diffondersi del consumo di alcol e droghe tra i giovanissimi. La colpa di tutto ciò è stata attribuita in parte all’influenza negativa del web, che spesso propone modelli ispirati alla prepotenza e al successo facile, esprimendo profonda preoccupazione per l’aumento di comportamenti aggressivi tra i giovani italiani.
Nonostante queste problematiche, il Presidente ha ribadito la sua fiducia nelle nuove generazioni, definendole “la grande risorsa del nostro Paese” e sottolineando l’importanza di ascoltare il loro disagio e di fornire risposte concrete alle loro esigenze e aspirazioni.
Il Capo dello Stato ha anche richiamato l’attenzione sulla parola “rispetto” (scelta dalla Treccani come parola dell’anno), parlando di come il rispetto verso gli altri rappresenti il primo passo per una società più accogliente e rassicurante, valori fondamentali per la costruzione di una società più giusta ed equa.
In conclusione, Mattarella ha esortato tutti a un impegno collettivo per affrontare le sfide del presente, rifuggendo da egoismo, rassegnazione o indifferenza, e a tradurre la speranza in azione concreta per costruire un futuro migliore, in grado di aiutare e favorire i giovani.