PIÙ TERAPIA, MENO SPERANZE: la generazione z sta affondando?

Felicità? Solo per i boomer! Altro che futuro radioso, la Generazione Z sta peggio dei genitori e i dati parlano chiaro. Il futuro è un lusso e i giovani non ci credono più.


Il sistema ci ha fregati! O siamo una generazione più fragile?

La Generazione Z, composta da giovani nati tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2010, si trova ad affrontare sfide uniche che influenzano profondamente il loro benessere mentale e finanziario. Recenti studi, tra cui uno condotto dal The Times, evidenziano come questa generazione sia tra le meno felici, con cause principali attribuite a povertà e depressione.

Secondo lo studio del The Times, quasi un terzo dei giovani tra i 18 e i 27 anni ha cercato assistenza medica per problemi legati alla depressione o al benessere mentale negli ultimi tre anni, con la pandemia da COVID-19 ha amplificato queste difficoltà: il 36% delle giovani donne e il 30% dei giovani uomini ritiene che l’impatto negativo sulla propria salute mentale persista ancora oggi. Questi dati sono in linea con il rapporto Censis-Consiglio Nazionale dei Giovani, che indica come quasi il 50% dei giovani tra i 18 e i 25 anni abbia sofferto di depressione e ansia durante la pandemia.

La situazione finanziaria della Generazione Z è altrettanto preoccupante. Rispetto al 2004, i debiti personali dei giovani sono aumentati significativamente, principalmente a causa delle elevate tasse universitarie. Oggi, il 30% degli studenti ha debiti superiori a 12.000 euro, mentre il 7% supera addirittura i 72.000 euro. Questa pressione economica si riflette nella percezione del futuro: il 61% dei giovani crede di dover lavorare molto più duramente dei propri genitori per raggiungere lo stesso livello di felicità in età adulta.

Il confronto con le generazioni precedenti accentua il senso di insoddisfazione. Solo il 15% dei giovani si considera più felice dei propri genitori alla stessa età. Inoltre, il 51% valuta la propria situazione finanziaria attuale peggiore rispetto a quella dei genitori quando avevano la stessa età. Questa percezione di svantaggio, unita alle reali difficoltà economiche e sociali, contribuisce a un sentimento diffuso di incertezza e preoccupazione per il futuro.

Nonostante le difficoltà, la Generazione Z dimostra una crescente consapevolezza riguardo alla salute mentale, rompendo stigmi e cercando supporto quando necessario. È fondamentale che la società riconosca e affronti queste sfide, promuovendo politiche che allevino il peso finanziario e supportino il benessere psicologico dei giovani. Investire nel futuro della Generazione Z significa garantire una società più equilibrata e prospera per tutti.


Francesco Fabrizi
Redazione GenerazioneT



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