Istituita nel 1992, tutti gli anni il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Questa ricorrenza è un'importante occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi di salute mentale e promuovere il benessere psicologico, aspetti rilevanti e spesso sottovalutati, soprattutto per quanto riguarda i giovani.
I temi centrali sono la consapevolezza e l'accesso ai servizi: l'obiettivo principale è aumentare la consapevolezza della società sui problemi di salute mentale e ridurre lo stigma associato a questi. Si evidenzia l'importanza dell'accesso ai servizi di supporto psicologico e alla terapia per curare i problemi legati alla sfera mentale.
Lo scorso 10 ottobre, su iniziativa di Fondazione Progetto Itaca, i luoghi simbolo di 16 città di Italia si sono illuminati di verde: il colore della salute mentale. Un segno visibile e potente di sostegno alle persone che convivono con un disturbo mentale e alle loro famiglie, ma diretto anche a sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche legate alle patologie cliniche. Anche sui Social c'è stato un contest che consisteva nel condividere una foto con un elemento di colore verde, aggiungere #perlamenteconilcuore e taggare @progetto.itaca. Un piccolo gesto che può contribuire a diffondere il messaggio di speranza e sostegno e aiutare a superare lo stigma.
La pandemia ha portato a un aumento significativo dei problemi riguardanti la salute mentale come l'ansia, la depressione e altre problematiche. In seguito a ciò la necessità di servizi di supporto accessibili è diventata ancora più importante e cruciale per creare un ambiente di vita e di lavoro più sano e inclusivo che protegga e supporti attivamente la salute mentale.
Uno studio condotto da Ipsos in 31 Paesi svela le opinioni e le percezioni delle persone riguardo la salute mentale e come pensano che il proprio sistema sanitario la affronti.
Nel nostro Paese, il 60% degli intervistati si è sentito stressato al punto da avere la sensazione di non riuscire ad affrontare le cose, mentre il 56% ha affermato che lo stress ha avuto un impatto sul modo di vivere la propria quotidianità. Inoltre, il 48% si è sentito depresso al punto da provare tristezza o disperazione quasi ogni giorno per un paio di settimane o più, e il 31% si è sentito così stressato da non poter andare al lavoro per un certo periodo di tempo.
Anche la Generazione Z è molto colpita: la maggioranza (54%) afferma di essersi sentita stressata al punto da non poter andare a lavorare durante l'ultimo anno, mentre per i Millennials la percentuale è leggermente inferiore (47%). Più in generale, le persone più anziane hanno meno probabilità di riportare di sentirsi stressate per ciascun elemento chiesto nel sondaggio.
Molte organizzazioni offrono linee di emergenza e chat di supporto specificamente destinate ai giovani. Anche alcune scuole stanno implementando programmi di educazione alla salute mentale per sensibilizzare gli studenti. Tuttavia a fronte delle dimensioni “pandemiche” raggiunte dai disturbi mentali, non corrisponde un aumento o un miglioramento dei servizi di cura, in particolare in Italia: i Dipartimenti di Salute Mentale, infatti, sono diminuiti di numero (dai 183 del 2015 ai 139 del 2023), e stanno vivendo una profonda crisi di personale, soprattutto medico.
Creare spazi sicuri dove le persone possono condividere le loro esperienze e supportarsi a vicenda è fondamentale. Iniziative come gruppi di discussione e attività ricreative possono migliorare il benessere psicologico di chiunque e permettergli di sentirsi al sicuro.
La Giornata Mondiale della Salute Mentale rappresenta un'opportunità per tutti ma soprattutto per i giovani di riflettere sulla propria salute mentale e di chiedere supporto. È importante che si sentano incoraggiati a parlare apertamente dei loro sentimenti e a cercare aiuto senza stigma e senza vergogna.